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300 mostre in 3 anni




Tante sono quelle che ho pubblicato nel gruppo Facebook Mostre di fotografia in Italia dal 7 dicembre 2019, giorno in cui è nato. Oggi il gruppo conta più di 1800 membri e più di 300 mostre segnalate in oltre 80 città italiane.

Doveva essere solo un taccuino personale poi è diventato un contenitore utile per diverse persone. Per chi volesse sapere come è nato questo progetto, riporto l'intervista che mi ha fatto il fotografo Marco Nicolini per Magazzini Cultura nel gennaio 2020.


ciao, Mic


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D. Michele, appassionato fotografo, docente di fotografia, ora animatore di un contenitore di informazioni sulle mostre fotografiche in Italia. Da cosa è scaturita questa tua esigenza?

R. Ci sono diversi modi per coltivare la propria passione per la fotografia e la cultura in generale e una delle mie attività preferite, insieme all’atto del fotografare, è recarmi nei musei e nelle gallerie d’arte a vedere le mostre fotografiche. Recarmi ad una mostra per me significa approfondire la conoscenza di un autore o scoprirne di nuovi, ma non solo. C’è il gusto di entrare negli spazi museali per respirarne in silenzio l’odore della cultura e osservarne le architetture talvolta magnifiche; c’è l’interesse che nutro per gli allestimenti, quindi scoprire quali materiali sono stati utilizzati, la qualità della stampa, i supporti, i layout, l’illuminazione, l’effetto scenografico complessivo; c’è poi il piacere di recarmi immancabilmente a fine visita presso il bookshop (quando presente) perché i libri di fotografia sono un’altro fattore con cui nutro l’amore per la fotografia; infine, ma non marginale, l’aspetto ludico, evasivo e di conoscenza del territorio nello spostarmi in una città diversa da quella in cui vivo, magari in buona compagnia e con tutto il contorno, come per esempio cibo e shopping specie quando mi fermo per una notte o due in occasione dei Festival.

D. Sicuramente per passare dalla idea alla esecuzione sei passato attraverso un progetto. Ce lo puoi descrivere?

R. Da quando è nata in me la passione della fotografia ho visitato tantissime mostre, in Italia soprattutto ma anche all’estero e tuttora continuo a farlo, impegnando tempo e investendo soldi, ma raramente torno a casa scontento, in qualche modo mi sento sempre arricchito dall’esperienza nella sua globalità. Tale quantità di cui vi ho detto richiede ricerca e anche un minimo di organizzazione, cioè cerco di accorpare per quanto possibile le mostre da visitare in un luogo. Così ho iniziato ad usare il mio profilo Facebook, sin lì abbastanza inutilizzato, come taccuino dove segnare memorandum delle mostre. Molto semplicemente postavo i link relativi alle mostre cui ero interessato così da avere a portata di click autore, luogo e data. Poi ho pensato che potevo fare di più con uno sforzo non troppo più grande e così ho creato il gruppo Facebook Mostre di fotografie in Italia che ad oggi, dopo circa due mesi, conta più di 500 membri e la pubblicazione sin qui di 60 mostre dislocate in 26 città.

D. Quale l’intento fondamentale di questo tuo atto nei confronti della fotografia?

R. L’intento è quello di avere un contenitore organizzato non soltanto ad uso personale, ma anche da condividere con le persone che hanno la mia stessa passione. Più o meno giornalmente faccio ricerca sulle mostre in programma, seleziono quelle che ritengo più importanti ed interessanti (in base agli autori passati e contemporanei, ai temi trattati, all’originalità del metodo, etc.) e posto i link aggiungendo come argomento la città in cui si svolge l’esposizione. In tal modo è possibile filtrare le mostre per città e vedere l’elenco delle esposizioni presenti nelle stesse. Nel commento al post scrivo sempre la data di fine mostra e cerco di linkare sempre al sito ufficiale dei musei in cui si tengono per poter avere le informazioni reali e aggiornate sui giorni e gli orari di apertura e sui prezzi di ingresso, oltre che la scheda di descrizione dell’evento. Oltre a questo, per le mostre che visito aggiungo una breve recensione e qualche immagine. Anche gli iscritti al gruppo che visitano la mostra possono lasciare la loro opinione sull’esperienza. Trovo interessante vedere quanti like ricevono i post perché mi danno indicazione sull’apprezzamento del tema trattato o sull’autore, anche se quasi sempre i fotografi più noti ricevono più like.

D. Credo che con questo modo tu possa far crescere una mappatura di quanto succede in Italia quanto a Mostre fotografiche. Quale è la tua sensazione?

R. L’osservazione della concentrazione degli eventi nelle città mi incuriosisce e come prevedibile Milano è leader indiscussa, per quantità e qualità, mentre da Roma in giù c’è purtroppo ben poco (per lo meno è quanto ho potuto constatare in questi primi due mesi). La tipologia di attività si sposerebbe meglio con una pagina piuttosto che con un gruppo considerato che soltanto io posso pubblicare, ma ho scelto un gruppo proprio per la possibilità di creare argomenti e quindi filtrare le città, cosa che la pagina non permette di fare. Per finire credo che il gruppo Mostre di fotografie in Italia possa rappresentare un valido esempio di sano utilizzo dei social e cioè la condivisione di informazioni utili (e attendibili) per la comunità.

D. Secondo te cosa porta proporre mostre fotografiche al pari di qualsiasi altra mostra d’arte? C’è un vero e proprio ritorno?

R. Sicuramente è una spinta al turismo culturale che a mio avviso arricchisce la mente e lo spirito delle persone e porta con il suo indotto ricchezza al territorio.


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